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Si trova nella regione
del Sud-Comoe, nel Sud Est della Costa d’Avorio a 130 km
da Abidjan e a 20 km dalla frontiera con il Ghana. Ayamé
fa parte del Dipartimento di Aboisso ed è capoluogo di
una sotto-prefettura che comprende diversi villaggi e
accampamenti distribuiti nella campa-gna (brousse)
circostante.
Il comune si estende lungo una vallata (attraversata per
9 km dal piccolo fiume Ano Assuè) e su 7 colline, a
un’altitudine di circa 130 metri. Il centro del
villaggio copre circa 77 ettari, occupati da edifici
(tradizionalmente a un piano) per lo più a uso
abitativo. |
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Il primo villaggio di Ayamé risale al 1885 e fu fondato
dal re Brou Dishiè, capo degli Agnis Sanwi, etnia a cui
ancora appartiene la maggior parte degli abitanti del
comune. Ancora oggi il “Regno di Sanwi” svolge un
importante ruolo nella vita sociale della comunità, con
riguardo soprattutto alla pacifica compo-sizione delle
liti in materia civile.
Il regno si riparte in otto cantoni presieduti da un Re
capo-villaggio, nominati dal Re di Sanwi. Il Re di Ayamé
(Cantone di Djandji) è il più importante nella gerarchia
dei capi-villaggio.
Il Comune è retto da un Sindaco eletto direttamente dai
cittadini e da un Consiglio comunale di 27 membri. |
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IL CLIMA
Nella regione si susseguono 4 stagioni:
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secca:
dicembre - febbraio;
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delle grandi piogge:
marzo
- luglio;
♦
semi secca:
metà
luglio - metà settembre;
♦
delle piccole piogge:
metà
settembre -
novembre;
La temperatura media varia da
26° a 32°, con un’umidità pari all’80-90 %. |
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SOCIETÀ,
RISORSE, ECONOMIA...
Gli abitanti di Ayamé sono circa 14 mila. Molti sono gli
immigrati (pari forse al 20 % della popolazione
residente) dai Paesi confinanti, in parti-colare dal
Burkina Faso. In passato era assai cospicuo anche il
numero dei provenienti dal Mali. Ma nel 1998 essi furono
costretti ad allontanarsi in seguito a un grave
conflitto sul commercio del pesce.
Se si esclude l’attività della grande centrale idroelettrica
(di proprietà francese), l’economia è sostanzialmente
agricola e si basa sulle grandi coltivazioni di caffè,
cacao, banane, manioca… La pesca è praticata sul lago
artificiale formato dal Bia.
Anche l’Ospedale Generale di Ayamé (HGA), la Pouponniére
e le altre
iniziative di cooperazione promosse
dall’Agenzia (come il risanamento ambientale del
territorio) offrono occasioni di lavoro alla
popolazione.
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